8 regole di base: l'ABC del graphic design

regole di progettazione grafica

Sarebbe molto complicato e abbastanza assurdo cercare di stabilire la formula magica per il successo nel mondo del design, poiché si tratta di un'area che non è empirica al 100%. Sebbene tu abbia un'alta percentuale di conoscenza tecnica, ogni lavoro, progetto e proposta sono relativi. Ma quello che è certo è che alcuni regole generali che tutte le opere grafiche dovrebbero seguire, prestando particolare attenzione all'intelligibilità del messaggio che stiamo creando.

Potremmo dire che queste regole possono essere classificate in otto idee o regole elementari:

  • Convenzionalità: È molto importante che i codici grafici che utilizziamo siano culturalmente validi. Sviluppare "nuovi linguaggi grafici" soprattutto se siamo agli inizi, è assurdo se non viene compreso. Non dobbiamo dimenticare che il nostro primo obiettivo è farci capire e trasmettere efficacemente il nostro messaggio.
  • Originalità: È un elemento fondamentale e ci aiuterà molto a compensare la convenzionalità di cui abbiamo parlato prima per dare al messaggio più rilevanza ed espressività. Ma come dicevamo all'inizio, questa variabile dipenderà molto in relazione al progetto che stiamo affrontando. Le dosi di originalità (o creatività) e convenzionalità saranno diverse a seconda del nostro stile, del nostro metodo e del messaggio che stiamo sviluppando.
  • Efficacia: Una delle regole fondamentali ed essenziali è che il nostro progetto, come minimo, deve essere efficace per tutte le funzioni per le quali è stato pensato e sviluppato. L'estetica non può mai avere la precedenza sulla funzionalità, anzi, dovrebbe valorizzare l'esercizio comunicativo.
  • Proprietà: La grafica deve essere conforme all'identità e alle esigenze del cliente che effettua l'ordine; Non consiste nel parlare dell'emittente ma nel parlare come lo farebbe lui e in prima persona, utilizzando i nostri talenti di designer.
  • rispetto: La forma più essenziale di rispetto è la comunicazione e la leggibilità. Come per il trasmettitore, il grafico deve essere regolato e rispettare i codici del ricevitore. Si parla per lui, in modo che capisca, nel caso non ci capisca avremo fallito miseramente.
  • Densità: Tra il vuoto e il pieno deve esserci una relazione di significato. Il nostro messaggio deve essere privo di aree prive di significato (il che non significa che non debbano esserci aree vuote, il vuoto è necessario affinché la nostra struttura possa respirare e fluire). Se l'eliminazione di un elemento non perde nulla di significativo, è perché quell'elemento è rimasto dall'inizio. In caso di dubbio, cancellalo.
  • Economia: Lo spreco è comunicativamente negativo. Non deve contenere ridondanze superflue o eccessi grafici, dobbiamo prestare la stessa o anche più attenzione ai vuoti della nostra proposta. Spesso il vuoto è ciò che dà significato al lavoro globale.
  • autonomia: La comunicazione pubblicitaria deve essere autonoma, priva di riferimenti al proprio processo produttivo o al suo autore. Appartiene all'emittente e la sua produzione deve diventare invisibile. Il design è un servizio, lavora e progetta per soddisfare le richieste dei clienti e dei gruppi a cui il lavoro è destinato.

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  1.   Maria Castillo suddetto

    Potresti farmi un esempio con la prima regola, "Convenzionalità" a cosa si riferisce.