Principi compositivi: The Graphic Artist's Guide (II)

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Ovviamente, può essere approfondito un bel po 'in ciascuno di questi concetti e infatti lo faremo negli articoli successivi:

  • il ritmo: Il termine nidifica originariamente nell'universo musicale. Il significato che ha è assolutamente lo stesso nel mondo delle immagini. Il ritmo della musica sarebbe la figura nelle nostre composizioni e il silenzio sarebbe lo spazio intorno a quella figura. Il ritmo esprime il movimento attraverso la necessaria ripetizione di elementi che seguono una struttura. Gli artisti controllano questo movimento attorno a un'opera d'arte facendo muovere lo sguardo dello spettatore invece di muovere fisicamente la composizione. Lo schema è una ripetizione visiva. Tutti i ritmi hanno schemi ma non tutti i modelli hanno ritmi. Nel design possiamo trovare due tipi di ritmi. Da un lato troviamo il ritmo regolare, che è quello ottenuto dalla ripetizione di un pattern. D'altra parte, c'è il ritmo progressivo, che rappresenta un movimento organico o naturale che viene utilizzato per creare movimento visivo.
  • Modulazione o cornice: Il modulo è l'elemento adottato come unità di misura per determinare le proporzioni tra le diverse parti di una composizione e che si ripete sistematicamente nello spazio. Si tratta di forme identiche o simili che appaiono più di una volta in un disegno. La presenza di questi elementi aiuta a unificare la composizione.
  • Equilibrio o equilibrio: Si tratta dell'organizzazione degli elementi in modo che nulla domini una parte della composizione, cioè che appaia più densa, pesante o in qualche modo imponga di più su quella parte. Troviamo tre tipi di equilibri: il simmetrico (è diviso a metà ed entrambe le parti sono uguali, per esempio, lo yin e lo yan), l'asimmetrico (non pesa lo stesso su entrambi i lati) e il radiale (è uguale in lunghezza dal centro, come il sole).
  • Direzionalità: Le linee di azione che determinano la forma della composizione dovrebbero essere chiaramente definite. Queste sono chiamate linee guida e possiamo interpretarle come la linea. Nascono dalle relazioni che definiscono l'universo o l'area di azione e in modo strategico determinano una visione dominante. Il suo buon uso ci aiuterà a iniettare armonia nella nostra composizione riflessa nella struttura spaziale.
  • Gerarchia: Ovviamente l'unità della composizione richiede che la tensione tra le forze e gli stimoli effettuati sia integrata da un elemento dominante. L'elemento dominante è supportato e completato da altri elementi in una condizione subordinata. Avremo una gerarchia causata dall'ordine di lettura, dalle dimensioni, dal colore, dalla disposizione, dalla posizione o dalla disposizione degli elementi.

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